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A spasso per il Messico! I 10 posti da visitare

Si torna da un bel viaggio con la voglia di partire di nuovo. Mentre ti perdi tra i nostalgici ricordi delle giornate trascorse in quel luogo agognato e remoto, già fantastichi su un’altra meta che solletica la tua curiosità.  Sì, è sempre così, o meglio, quasi sempre, perché dal Messico si rientra con l’idea di tornarvi quanto prima.  Spiagge paradisiache, piramidi, città coloniali, cucina gustosa: una volta non basta!

Le meraviglie dello Yucatán

 Per conoscere il cuore del Messico, la sua autenticità, nonché la sua storia millenaria, inizia con la visita dello Yucatán, la penisola sud-orientale di questo vastissimo territorio.

La Piramide di Kukulcan, nota anche come El Castillo, è l’emblema architettonico della civiltà dei Maya. Situata al centro del sito archeologico di  Chichén Itzá (inserito tra le sette meraviglie del mondo moderno) è stata dichiarata meritevolmente patrimonio dell’umanità.

Camminando all’interno del parco, sei immediatamente incantato dall’atmosfera ancestrale  delle rovine più maestose, tra tutte l’Osservatorio astronomico, il Tempio dei guerrieri e il Campo del gioco della palla.

Proprio un inizio magico! Non spezzare l’incantesimo e visita anche il sito archeologico di Uxmal. Qui, se le forze te lo consentano (la temperatura può superare i 40 gradi), hai l’occasione di “scalare” la Grande Piramide, 32 metri di ripidissimi gradoni!

Tip4Trips: all’ingresso del sito archeologico di Chichén Itzá, trovi molte guide locali preparate intente a organizzare  piccoli gruppi per visitare le zone più importanti del sito. Vale la pena contrattarne una (circa 25 dollari a persona) per evitare di perdere ore all’interno del sito, girovagando in cerchio senza poi capire i tratti essenziali della cultura precolombiana. Dal 2006 non è più possibile, sfortunatamente, salire sulla Piramide di Kukulcan per visitarne il tempio sovrastante. I souvenir venduti all’interno del parco dagli artigiani locali-statuette, dipinti, amuleti, sombrero, serape- sono notevolmente più economici di quelli che potrai trovare in città.

A Uxmal meritano una  visita: la Piramide dell’Indovino, il Quadrilatero delle Monache, il Palazzo del Governatore, la Colombaia, la Casa delle tartarughe e il campo del gioco della pelota. Il parco archeologico è meno affollato: approfittane per scatti fotografici d’eccezione!

Se hai tempo, aggiungi al tuo itinerario la visita delle rovine di Kabah e quella di Izamal, nota come “la Città Gialla” (quasi tutti gli edifici sono dipinti di giallo), pueblo tipicamente messicano.

Mérida, crocevia della storia

Mérida, capitale dello Yucatán, è una deliziosa cittadina coloniale fondata dagli Spagnoli nel sedicesimo secolo. Puoi passeggiare nel centro storico, tra i tanti edifici colorati tipici, fino a giungere nella Plaza Grande della città. Trovi qui la Cattedrale di San Idelfonso, con il suo grande crocefisso, la Casa de Montejo, un museo-palazzo vittoriano, e il Palazzo del Governo. Fai una pausa in uno dei tanti ristorantini locali del Paseo de Montejo per gustare un buon piatto yucateco, caratterizzato dalla contaminazione dei sapori maya, europei, caraibici e asiatici.

La popolazione locale, fiera delle proprie origini, è molto affabile e ben disposta nei confronti dei turisti. Approfittane per conoscere da vicino gli usi e i costumi tramandati oggi ai Maya.

A circa 2 ore e mezza da Mérida, sei a Rio Lagartos, una riserva naturale sulla laguna del Golfo del Messico, poco turistica, ma molto suggestiva. I fenicotteri rosa sono tantissimi e spiccano tra le specie animali che qui puoi avvistare. Puoi bagnarti nelle saline, ma per pochi minuti perché l’acqua brucia!

Tip4Trips: voli diretti dall’Europa arrivano a Mérida. Da questa città partono diversi bus (ad esempio della compagnia ADO) per i principali punti d’interesse, quali i siti archeologici e la Riviera Maya. Verifica on-line la disponibilità perché sono spesso pieni, specialmente in alta stagione.

Ricorda che soprattutto nelle aree rurali si parla ancora la lingua maya, non ti basterà lo spagnolo: Áantaj-aiuto!

Cenote: un tuffo dove l’acqua è più blu

Dopo tanta bellezza archeologica è arrivato il momento di godersi il fascino della natura dello Yucatán. Sono tante le grotte calcaree colme di acqua dolce, conosciute con il termine cenote,  considerate dagli antichi come porte d’accesso al mondo spirituale. Uno dei più famosi è senza dubbio il cenote Ik Kil, a pochi chilometri di distanza da Chichén Itzá. Tuffati nell’acqua blu di questa piscina, resa ancora più selvaggia grazie alla rigogliosa vegetazione, tra lunghe liane e rami robusti.

A differenza di questo cenote, quello di Dzitnup (nei pressi della cittadina di Valladolid), composta da due diverse piscine naturali, è chiuso e si accede attraverso delle scale scavate nella roccia. È estremamente suggestivo nuotare al buio, con poca luce che perviene dal punto d’accesso. Esperienza memorabile!

Tip4Trips: vale la pena sostare nei diversi cenote all’ora di pranzo per trovare refrigerio dalle alte temperature del Messico (nei pressi di Mérida incontri Cuzama e Celestún). Il biglietto d’ingresso per le grotte ha prezzi vari, dai 4 euro ai 20 euro circa, in base alla fama del sito e alla stagione.

Quanta magia nello Yucatàn, ma è ora di dirigersi nella Riviera Maya! Nuovo tour?

Michela Marinello

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Tulle le immagini © Michela Marinello

Leila Tavi

Leila Tavi is a journalist specialized in Russian Politics and Culture and PhD c. in Russian History at the University of Vienna under the supervision of Prof. Andreas Kappeler. She studied Political Science in Vienna and Rome, graduating in History of Eastern Europe at Roma Tre University, with Prof. Francesco Guida and a thesis on travel reports about Saint Petersburg by West Europeans at the beginning of the XIX Century. Previously she obtained a degree in Foreign Languages, with a specialization in German Philology at the University of Rome «La Sapienza». Her new book "East of the Danube" is coming soon.