Cultura

Kobane calling on stage al Teatro dei Rozzi di Siena: inaugurata la nuova stagione teatrale

Il 29 novembre, nella splendida e prestigiosa ambientazione del Teatro dei Rozzi di Siena, gioiello architettonico e artistico incastonato nel centro storico della città, si è inaugurata la nuova stagione teatrale, che quest’anno ha un cartellone doppio suddiviso fra i due teatri della città, con lo spettacolo Kobane calling on stage, tratto dal fumetto di Zerocalcare, ed. Bao Publishing. Graphic novel theatre.

Un progetto di Lucca Crea, a cura di Cristina Poccardi e Nicola Zavagli, con l’adattamento e la regia di Nicola Zavagli, la direzione artistica di Beatrice Visibelli e con Massimiliano Aceti, Luigi Biava, Fabio Cavalieri, Francesco Giordano, Carlotta Mangione, Alessandro Marmorini, Davide Paciolla, Lorenzo Parrotto, Cristina Poccardi, Marcello Sbigoli e i giovani attori della compagni Teatri d’Imbarco.

Assistente alla regia è Cristina Mugnaini, le maschere sono di Laura Bartelloni, le musiche originali di Mirko Fabbreschi, il video design  di Cosimo Lorenzo Pancini, l’organizzazione di Cristian Palmi, la distribuzione e i progetti collaterali sono di Antonella Moretti, la produzione è di Lucca Comics&Games/Teatri d’Imbarco, in collaborazione con Bao Publishing.

Un lavoro corale che riesce ad amalgamare uno dei più grandi romanzi a fumetti con il linguaggio drammaturgico, realizzando un atipico documentario teatrale dove vengono narrate le vicende di viaggio di un gruppo di giovani volontari partiti per Kobane, divenuta negli anni la città simbolo della resistenza curda. Un tema purtroppo maledettamente reale. Uno spettacolo carico di pathos esplosivo e leggerezza che, grazie anche all’energia dei giovani attori, riesce a essere coinvolgente senza spettacolarizzazioni, ma rispettoso verso i volontari che si sono impegnati nella cittadina curda, cercando di portare aiuti umanitari e raccogliere testimonianze. Il linguaggio teatrale, che ibrida con rispettosa leggerezza la cronaca e l’immaginario del fumetto, ha avvinto tutti i ragazzi presenti che hanno ringraziato con lungi applausi per questa possibilità di avvicinarsi al teatro.

In questo periodo non molto lontano dal 25 novembre, giornata dedicata alla violenza sulla donna, è doveroso ricordare Rehana, definita l’angelo di Kobane. Storia di una eroina uccisa nel 2014, la cui esistenza reale e la cui storia sono state spesso messe in dubbio, ma che è di certo un grande inno alla femminilità e che ha dato origine alla frase:

Ogni donna che lotta per la libertà diviene l’angelo di Kobane”.

 

Paola Dei

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Kobane

 

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