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La sustainable fashion di Frasso Sabino: quando la moda è ecologica

Il 16 luglio è stata organizzata dalla Proloco di Frasso Sabino (RI) la quinta edizione della sfilata Moda e Riciclo.

Il messaggio della manifestazione è trasmesso nello slogan: #NONSONODABUTTARE. Sul palco sfilano infatti vestiti realizzati interamente con materiali riciclati e ideati da cittadini comuni, oltre che da giovani stilisti! Usare la creatività per reinventare ciò che apparentemente non ha più un utilizzo è un obiettivo più che mai importante, per diffondere la consapevolezza che i rifiuti non possono più essere considerati solo come qualcosa da eliminare, ma hanno il potenziale per rientrare nella cosiddetta “catena di valore” ed essere riutilizzati, anche per scopi diversi.

 

CARTA, PLASTICA E FANTASIA: LE POTENZIALITÁ DI ALCUNI ABITI

Alcuni abiti creati in modo particolarmente virtuoso hanno permesso un risparmio effettivo sulla quantità di rifiuti prodotti tramite una raccolta costante e ben organizzata, comprensiva non solo della produzione propria di rifiuti, ma anche di quella di attività commerciali, uffici, ecc.

L’abito Metamorfosi realizzato da Angela Zita, per esempio, è stato realizzato con bustine di cialde di caffè e orzo e buste in plastica. L’abito Two Volt Rock invece è stato creato con una tovaglia plastificata, cartone, legno, copri viti, rondelle, vecchi bulloni. La chitarra è stata realizzata in legno e le corde con del filo da pesca. La fibbia della cintura è stata realizzata con il sigillo di un barattolo! Per l’abito Ri-CICLO, dalle sfumature blu e viola, sono servite diverse centinaia di bustine di assorbenti piegati a triangolo, mentre per il RiUSA, di forte impatto e dalla tonalità rossa, etichette e tappi della Coca Cola.

 

 

CURIOSITÁ E PROGETTI FUTURI: CE NE PARLA SIMONA MARESCA

A seguire gli aspetti legati alla comunicazione e alla promozione della sfilata nelle ultime due edizioni sono state Serena Benedetti e Simona Maresca, che hanno gentilmente risposto alle nostre curiosità riguardanti l’evento.

Questa iniziativa è nata principalmente per sensibilizzare i cittadini alla raccolta differenziata? Che risposta ha avuto dal pubblico e dagli enti locali?

La manifestazione ha ottenuto il supporto della Regione Lazio e ha avuto negli ultimi anni importanti sponsor e partner quali Comieco, Corepla, Giacimento Urbani, Servizi Industriali. La manifestazione vede la partecipazione attiva di tutti i cittadini che si prodigano, mettendo ciascuno a disposizione le sue competenze, per la riuscita dell’evento. La storia inizia nel 2013 con un gruppo motivato e instancabile, quello della ProLoco di Frasso, e tre obiettivi da raggiungere: trasformare una delle cose più brutte e sporche che esistano, la spazzatura, in un momento di moda e bellezza; creare un evento estivo capace di coinvolgere e aggregare; trasmettere ai cittadini un preciso messaggio socio-culturale: se il vecchio può rinascere a nuova vita e “cambiarsi d’abito” anche il riciclo, la raccolta differenziata, può essere un elemento indispensabile per costruire, insieme, il mondo di domani, salvaguardando quello di oggi.

C’è stata un’iniziativa analoga in Toscana. Mi potreste spiegare meglio di cosa si tratta? In che modo è stata esportata la vostra idea?

Sfilata Frasso è stata, il 12 agosto 2017, ospite di Legambiente alla sua festa Nazionale ” FestAmbiente” che si svolge a Rispescia (Gr) in un pomeriggio dedicato all’economia circolare. Il sindaco di Frasso Sabino ha partecipato a un dibattito sul tema La Fine dei #Rifiuti: il Made in Italy dell’economia circolare e ha portato l’esempio di SfilataFrasso come una best practice di questo ambito, come un modo con cui invitare in maniera accattivante e produttiva i cittadini a collaborare per il territorio e l’ambiente favorendo la raccolta differenziata e le politiche di riuso dei materiali riciclabili.  Uno degli obiettivi è infatti portare il più possibile al di fuori dei confini locali l’iniziativa, così come speriamo di essere coinvolti anche in iniziative legate al mondo della moda, dove l’ecofashion si fa sempre più strada, nonostante l’evento di punta della manifestazione si volgerà sempre a Frasso Sabino.

Il concept iniziale è quello di produrre abiti d’alta moda derivati da materiali riciclati. Il risultato è strabiliante, tanto che invoglia per davvero a indossare queste opere d’arte, ma è possibile che nel futuro si arrivi anche a proporre abiti più adatti al quotidiano?

Gli abiti che vengono esibiti in passerella hanno l’obiettivo di stupire e lasciare pubblico e giurati senza parole. Il valore del messaggio è aldilà della tipologia di abito da passerella vs abito casual. Proprio come avviene nell’alta moda gli stessi abiti possono essere “semplificati” e indossati anche per una serata o un aperitivo più chic. Gli accessori come le borse e le collane sono invece assolutamente utilizzabili anche al di fuori del contesto sfilata. Speriamo che il messaggio della manifestazione sia raccolto sempre più nel settore della moda in genere e che ci siano tessuti ecologici da indossare ogni giorno.

È stato raccolto qualche dato riguardante l’impatto positivo di questa iniziativa sulla raccolta differenziata?

Frasso Sabino manda in discarica solo il 35% spazzatura! Oltre il 65% dei rifiuti viene differenziato a testimonianza del fatto che coinvolgendo attivamente i cittadini per difendere il proprio territorio si ottengono ottimi risultati!

 

La passione e la dedizione dei cittadini di Frasso per la manifestazione è d’ispirazione a supportare la moda sostenibile per ampliare questo mercato nel futuro ma soprattutto per divenire consapevoli delle potenzialità che può avere la raccolta differenziata nella tutela dell’ambiente: basta giusto… un po’ di creatività!

Arianna Nouri

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Foto da: https://www.facebook.com/SfilataRicicloFrasso/

Leila Tavi

Leila Tavi is a journalist specialized in Russian Politics and Culture and PhD c. in Russian History at the University of Vienna under the supervision of Prof. Andreas Kappeler. She studied Political Science in Vienna and Rome, graduating in History of Eastern Europe at Roma Tre University, with Prof. Francesco Guida and a thesis on travel reports about Saint Petersburg by West Europeans at the beginning of the XIX Century. Previously she obtained a degree in Foreign Languages, with a specialization in German Philology at the University of Rome «La Sapienza». Her new book "East of the Danube" is coming soon.