Cultura

“THE VIOLA IN MY LIFE” alla Chiesa di Sant’Agostino: musica e neoavanguardie a Siena

 

Il penultimo appuntamento dell’International Festival & Summer Academy, come evidenzia il titolo della serata, ha ruotato intorno allo strumento della viola nella vita del compositore che, di volta in volta, è stato presentato durante il concerto, a partire da Morton Feldman, che ha partecipato attivamente alla neoavanguardia musicale, ma anche molto sensibile all’astrattismo pittorico che ha trovato realizzazione nella purezza del colore.

Le sue combinazioni sonore hanno connotato le sue opere con un carattere personale essenziale. Feldman conobbe John Cage, ma non ne seguì i principi compositivi generati da combinazioni casuali e optò, invece, per l’aleatorietà con una attenzione particolare al timbro. Questo è quanto si coglie dall’ascolto del pezzo per viola e pianoforte con il titolo: The Viola in my life III, composto nel 1970, dove, come sostiene uno studioso della sua opera, l’elemento discorsivo è volutamente negato.

the viola in my life

Emerge il suono e il ruolo di uno strumento ad arco particolare per l’estensione e le caratteristiche timbriche. Come si legge nel programma dell’Accademia Chigiana la viola è metaforicamente e letteralmente centrale anche all’interno della partitura per quartetto d’archi o per quintetto con pianoforte, come nel caso della seconda parte del concerto. Nella prima sezione sarà possibile osservare a fondo la versatilità dello strumento in interventi solistici e in combinazione con la tastiera in un repertorio vasto in cui sono rappresentate tradizione, modernità e contemporaneità.

Durante il concerto sono stati eseguiti:

Darius Milhaud (Marsiglia 1892 – Ginevra 1974) Sonata n. 1 op. 240 (1944) per viola e pianoforte Entrée Française Air Final

Krzysztof Penderecki (Debica, Polonia 1933 – Cracovia 2020) Cadenza per viola sola (1970)

Robert Schumann (Zwickau 1810 – Endenich 1856) Fantasiestücke op. 73 (1849) 1. Zart und mit Ausdruck 2. Lebhaft, leicht 3. Rasch, mit Feuer

Dmitrij Šostakovič (San Pietroburgo 1906 – Mosca 1975) Quintetto in sol min. op. 57 (1940) Preludio. Lento – Poco più mosso – Lento Fuga. Adagio Scherzo. Allegretto Intermezzo. Lento Finale. Allegretto

A interpretare i compositori:

RICCARDO ZAMUNER violino, IVOS MARGONI violino, BRUNO GIURANNA viola, ETTORE PAGANO violoncello, ROBERTO AROSIO pianoforte.
Rispettivamente allievi della classe di violino di Salvatore Accardo i primi due e allievo della classe di violoncello di Antonio Meneses e di David Geringas il quarto in ordine di elenco, in collaborazione con Le Dimore del Quartetto.

Paola Dei

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Feature Image: Bruno Giuranna © Roberto Testi, courtesy Accademia Chigiana