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Roma: non è più possibile rimandare la rivoluzione culturale

La Roma non può più rimandare la rivoluzione culturale adesso che è arrivato Mourinho

 

La Roma, col fortunoso pareggio in Liguria, ha archiviato la stagione 2020/2021. La squadra ha raggiunto, soltanto per differenza reti, la qualificazione alla nuova Conference League. Fonseca termina con un settimo posto che, risultati alla mano, è il peggior piazzamento dal 2013. La prossima stagione la Roma comunque sarà nella terza coppa europea, ma per Josè Mourinho il lavoro da fare è veramente molto complesso. La sfida è di quelle affascinanti e durissime soprattutto dal punto di vista della mentalità, da cambiare totalmente.

L’eredità che lascia Fonseca

Il portoghese lascia una Roma tutt’altro che sana ed efficiente. La squadra è malata sotto moltissimi aspetti: addestramento tattico a dir poco deficitario, atleti che non stanno in piedi fisicamente e soprattutto zero mentalità vincente. Mettendo da parte la semifinale di Europa League, dove comunque si è subìto un pesantissimo 6-2, la Roma quest’anno ha consegnato agli archivi diverse figuracce. Dopo lo 0-3 a tavolino in quel di Verona, un’altra sconfitta a tavolino si è verificata in Coppa Italia. Lo Spezia, quella sera del 19 Gennaio scorso, vinse la partita sia sul campo sia sui libri del regolamento. A tutto questo vanno aggiunte una decina di partite nelle quali, “inconsciamente”,  si è staccata la spina. Inoltre la poca efficacia in zona gol in alcune partite, unita a una evidente fragilità in difesa, hanno complicato ulteriormente il cammino della Roma.

La rivoluzione culturale di Mister Mourinho

Il tecnico portoghese dovrà riuscire, ci auguriamo non da solo, a cambiare la mentalità e il DNA di questa squadra. Questa sarà la sfida più grande, prima di qualunque tattica, modulo, schema , bel gioco ed uno-due vincenti sul campo. Mourinho dovrà vedersela con una squadra che, sempre negli ultimi anni, a un certo punto della stagione stacca la spina. Per stessa candida ammissione dei diretti interessati. Il tecnico dovrà ovviamente essere accompagnato da una società forte e ben presente. Lo staccare la spina e il sentirsi già mentalmente in vacanza, ci auguriamo, che non siano più tollerati. Arriva un tecnico che fà della mentalità il suo marchio di fabbrica. Ogni tifoso della Roma, ancor prima delle vittorie, chiede al nuovo tecnico di eliminare alcuni comportamenti inaccettabili. Da ieri sera, al fischio finale, ci si è proiettati definitivamente al 2021-2022. Quando siederà sulla panchina della Roma il quinto tecnico più vincente della storia del calcio.

Si riparte dalla Conference League

La Roma, seppur in modo rocambolesco, ha ottenuto la qualificazione in Conference League. La nuova, e terza, coppa europea prenderà il via questa estate con i turni preliminari. La Roma di Mourinho giocherà il suo turno di qualificazione il 19 e il 26 Agosto. Mentre il 22 agosto ci sarà l’esordio in campionato dopo il ritiro a Trigoria. Chi vincerà la Conference League accederà di diritto ai gironi di Europa League dell’anno successivo, se non si è qualificato in Champions tramite il suo campionato. La Coppa si giocherà il giovedì sera, in contemporanea con l’Europa League. Le partite saranno equamente divise tra le 18:45 e le 21. Questa competizione, dai più già snobbata, potrebbe in realtà rappresentare una grande opportunità per la Roma. Si gioca comunque per vincere un trofeo, cosa che la Roma non fà da ormai troppo tempo.

di Simone Marescain collaborazione con RomaForever.it 

Immagine in evidenza: Licenza Generic (CC BY-SA 2.0)