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Le donne nel mondo continuano a guadagnare ancora molto meno degli uomini, perché?

 

Dal Ghana al Venezuela, passando per l’Italia, tradizionalmente le donne percepiscono uno stipendio meno generoso rispetto agli uomini, indipendentemente dal settore e dall’area geografica in cui risiedono. Fino al 20% in meno. Ecco perché.

Le donne viste all’Eurostat, Sustainable development in the European Union, 2019

The gender employment gap has stagnated over the past few years, and women are still less likely to be employed than men.

Malgrado la presenza dell’obiettivo della parità di genere tra i 17 goals dell’Agenda 2030, nel mondo del lavoro le differenze tra uomini e donne continuano a essere numerose, non solo per quanto riguarda l’occupazione, ma anche la retribuzione.

Risultati del report dell’Eurostat

Nel report dell’Eurostat, pubblicato nel maggio 2020, tra i 17 obiettivi dell’Agenda 2030 l’uguaglianza di genere appare ancora lontana con una posizione femminile di molto in svantaggio, particolarmente nel mondo del lavoro.

Nel 2019 nell’Unione Europea la differenza tra il tasso di occupazione maschile e quello femminile è di 11,4%, media superata nei paesi del Sud Europa. L’Italia è al terzo posto con il 19,6% di differenza tra occupati uomini e donne, preceduta solo da Malta e Grecia, mentre i paesi baltici si avvicinano alla parità. Questi risultati appaiono invariati negli anni.

Tra il 2009 e il 2013 il tasso di occupazione tra uomini e donne passò in UE da 13,5% a 11,7%, come conseguenza non di un maggiore impiego femminile, ma della riduzione dell’occupazione maschile dopo la crisi economica del 2008, mentre in Italia il divario passò dal 24% nel 2009 al 19,8% nel 2013.

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La disparità è dovuta in gran parte a una scelta deliberata all’inattività da parte delle donne che decidono con grande responsabilità di dedicarsi alla cura della famiglia, anziani e bambini. Infatti questa è la ragione, in Italia, nel 39,4% dei casi per le donne, nel 4% per gli uomini, dove prevale la ragione di studio (24,8%). Quindi il divario tra i due generi, in Italia è del 35,5%, mentre in Europa del 27,8% maggiormente nel Sud che nel Nord.

In Italia, la percentuale di donne inattive per responsabilità familiari sul totale della popolazione femminile è del 15,6% nel 2019. Francia (6%) e Germania (5%) invece presentano entrambe quote ampiamente inferiori non solo in confronto all’Italia ma anche alla media Ue.

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                                                                           Gender Pay Gap di Kuan-Ting Lin

In Italia

La Costituzione Italiana all’articolo 37 stabilisce che:

La donna lavoratrice ha gli stessi diritti e, a parità di lavoro, le stesse retribuzioni che spettano al lavoratore. Le condizioni di lavoro devono consentire l’adempimento della sua essenziale funzione familiare e assicurare alla madre e al bambino una speciale adeguata protezione.

L’Italia è all’82esimo posto per differenze di genere, dato non coerente con quanto sancito dalla Costituzione.

L’Italia purtroppo, nonostante le numerose normative, è uno dei Paesi europei, come risulta dal report dell’Eurostat, più arretrati nell’ambito dell’applicazione del quinto obiettivo dell’Agenda 2030 dell’ONU.

Raffaella Kaitsas

Video: An Economist Explains: Why women get paid less – WEF

Immagine in evidenza: da Pixy.org