Cultura

Festa del Cinema di Roma 2020: tutti i vincitori della 15esima edizione

All’Auditorium Parco della Musica si spengono i riflettori della Festa del Cinema di Roma 2020, un’edizione decisamente inusuale che dal 15 al 25 Ottobre ha proposto red carpet “a porte chiuse” ed eventi e proiezioni in streaming. Il direttore artistico Antonio Monda: “Siamo partiti in un momento drammatico per il Paese, tuttavia siamo riusciti a presentare un progetto di alta qualità che è stato riconosciuto da tutti”.

La pandemia da Covid-19 ha inevitabilmente condizionato la 15esima rassegna cinematografica della Capitale: niente pubblico al red carpet, mascherine obbligatorie, distanziamento interpersonale tra i partecipanti, sale a capienza ridotta ed eventi disponibili esclusivamente online. Ma tutto ciò non ha di certo fermato la grande macchina organizzativa della Festa: presenti in 260 tra talents e ospiti di prima grandezza tra cui Pete Docter della Pixar, Steve McQueen da Londra e John Waters direttamente dagli USA, nonostante le prime incertezze sulla sua partecipazione visto il periodo incerto.

Anzi, possiamo dire che in un certo senso le limitazioni hanno spinto gli organizzatori a a trovare nuove soluzioni: “Abbiamo capito che la sobrietà non è un limite ma aguzza l’ingegno, che gli eventi online non so una catastrofe ma possono essere un’opportunità” afferma la presidente di Fondazione Cinema per Roma, Laura Delli Colli, aggiungendo

Il cinema come gli eventi non sono più come quelli di prima, tutti dovremmo fermarci e capire come ripensare questo circo che ci coinvolge sempre. […] Credo che ai festival sia riservato un ruolo importante. Occorre abbassare steccati e lavorare su modelli diversi: meno spreco, ottimizzazione delle risorse; attenzione e collaborazione con chi partecipa”. 

Sicuramente la necessità di far diventare la Festa del Cinema digitale ha fornito nuovi spunti per le prossime edizioni, che sicuramente apriranno allo streaming e all’ottimizzazione delle proiezioni. Ma per ora, tiriamo le somme su quelli che sono stati i vincitori di questa edizione:

  • PREMI CAMERA D’ORO ALICE / MYMOVIES: Ibrahim di Samir Guesmi

    “Un’opera che sorprende per la maturità della regia e delle interpretazioni, che racconta sapendo evocare con gli sguardi invece di spiegare con le parole il complicato rapporto tra un padre in difficoltà e un figlio alla ricerca nel delicato percorso dell’adolescenza.  Un genitore che ha sbagliato e sofferto in gioventù, e che, da educatore, cerca senza sosta l’equilibrio tra redarguire gli sbagli e offrire la possibilità di imparare a superarli. Un film che parla d’amore, carico di pietas e dolcezza su un’umanità che cerca di resistere sempre al confine tra devianza e resilienza”.

  • La Menzione Speciale del Premio Camera d’Oro/MyMovies va a Gagarine di Fanny Liatard, Jérémy Trouilh.

  • PREMIO RAFFAELE FIORETTA: Il mio corpo di Michele Pennetta

    “Per averci fatto conoscere Oscar e Stanley, due corpi, due anime; due solitudini che si sfiorano per un istante vagando prigionieri nella stessa terra alla ricerca di emancipazione. Il mio corpo è un’opera che ci racconta di abbandono, di rifiuto, di degrado e umanità, Pennetta lo fa con grande efficacia ma soprattutto con una preziosa delicatezza che lo contraddistingue”.

  • Miglior Cortometraggio: El Silencio del Rio di Francesca Canepa

     

    “Con la sua regia evocativa il Film riesce a coniugare una piccola ma significativa storia di formazione ad una più grande trama metaforica e a traghettarci, attraverso una sorta di ‘realismo-magico’ verso un mondo possibile fatto di storie e di sogni che devono poter essere vissuti e raccontati”.

  • La Menzione Speciale – sezione Cortometraggi per la Regia:  Tropicana di Francesco Romano

    “Per una regia asciutta e decisa che sa andare dritta al segno, per una sapiente direzione degli attori sempre intensi e credibili. Non in ultimo per la critica sociale a un mondo fatto di ruoli inadeguati e di inadeguate relazioni che rischiano di mettere a repentaglio l’ultimo baluardo d’Amore: il rapporto tra genitori e figli”.

  • Il Premio RB Casting al Miglior Attore Esordiente Italiano va Antonio Bannò per Tigers di Ronnie Sandahl

    “Seppur in poche e significative scene Antonio riesce a raccontare un personaggio e le sue emozioni, la sua disillusione e la sua rabbia in modo coerente e convincente. La sua interpretazione resta impressa nello spettatore e contribuisce in modo impattante alla storia del film e al percorso emotivo del protagonista. Crediamo che Antonio incarni una tipologia di attore internazionale, fuori dagli schemi e di gran talento che, ci auguriamo, questo premio contribuisca a mettere in risalto”.

  • La Menzione Speciale del Premio RB Casting va a Ludovica Francesconi per Sul più bello

    “Per averci restituito un personaggio ironico, vibrante e carico di energia. Con leggerezza e autenticità crea immediatamente empatia, coinvolgendo lo spettatore sia dalla sua prima scena. Una giovane promessa del cinema italiano”.

  • DO Rising Star Award per il Miglior Attore Esordiente non Italiano va a Enrik Enge sempre per Tigers

    “Offre un personaggio straordinariamente complesso: intelligente, sensibile, ostinato, fisicamente vulnerabile e allo stesso tempo forte. Illumina lo schermo con il suo ritratto magnetico di Martin Bengtsson; la rappresentazione è così avvincente che non solo credi al suo viaggio mentre si svolge, ma crederai anche a qualsiasi sua variazione. Per questo notiamo come la sua interpretazione sostenga questo film in maniera convincente”.

  • La Menzione Speciale DO Rising Star Award va a Alseni Bathily per Gagarine.
  • Il Premio Rolling Stone alla Miglior Colonna Sonora, infine, va a Gagarine di Fanny Liatard e Jérémy Trouilh.
  •  una Menzione Speciale va alla colonna sonora di Punta Sacra di Francesca Mazzoleni:

    “La regista ha lavorato con due nomi già noti alla scena cine-musicale italiana, Lorenzo Tomio e Theo Teardo, ma vi ha affiancato i brani originali del rapper Chiky Realeza e il suo mix tra urban nostrano e atmosfere classiche sudamericane, da Héctor Lavoe a Victor Jara. Un risultato sperimentale, controcorrente e libero per il panorama italiano, come il film a cui fa da commento sonoro”.

  • A vincere il Premio del Pubblico BNL, è il film francese “Été 85/Estate ’85” di François Ozon, il più votato dagli spettatori fra i titoli della Selezione Ufficiale e previsto nei cinema italiani per la Primavera del 2021. François Ozon, impossibilitato a ritirare il premio vinto a causa delle restrizioni del Covid-19, ha rilasciato questa dichiarazione:

    “Grazie alla Festa di Roma per il suoregolare svolgimento in questo difficile periodo di pandemia. È importante continuare a sostenere il cinema e permettere al pubblico di scoprire i film su un grande schermo. Estate ‘85 è stato girato in pellicola per consentire agli spettatori di condividere le emozioni dei personaggi in una sala cinematografica, quindi grazie dal profondo del cuore al pubblico di Roma per questo bel premio”.

Un’edizione quella di quest’anno incentrata soprattutto sull’inclusione e sull’emancipazione: tutti elementi fondamentali per una Festa che della sua arte -quella del cinema- vuole mostrare i suoi lati più solidali ed emotivi.

 

Lucrezia Reale

La redazione ci tiene a ringraziare in modo particolare Sabrina Ramacci dell’Ufficio ITC della Festa del Cinema per la gentilezza, la pazienza e la competenza con cui ci ha seguiti per la sala web.

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