Food e Drink

Arte e sensi: girogustando “a distanza” in Provincia di Siena

 

Attraversando la Provincia di Siena si scoprono tesori nascosti che inondano tutti i sensi in maniera poetica e dolce, come dolci sono le colline che caratterizzano questo angolo di terra. Non afferrano mai i nostri sensi in modo irruento ma li assecondano e li accarezzano come onde leggere.

Partendo dalla zona nord troviamo gli estroversi e floridi territori del Chianti Classico, dove si può esplorare il mondo dell’enologia che propone offerte vaste dentro a cantine che sono vere e proprie opere d’arte. Angoli seduttivi molto più suggestivi di quanto non li decantino le guide turistiche. Qui si trovano vini pregiati e proposte intriganti come quelle di Borgo Casa al Vento, che si trova alla fine di una lunga strada sterrata oltre Barbischio, una frazione del Comune di Gaiole in Chianti.

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In questo magico fazzoletto di terra, oltre a lasciarsi cullare dai meravigliosi paesaggi è possibile vivere una esperienza vinicola a 360°. Il Sangiovese è al centro di tutte le proposte, infatti, oltre ad essere utilizzato in cucina per arricchire pici fatti a mano, viene impiegato per preparare estratti composti da vinaccioli e bucce per immergersi in un bagno al vino che inebria i sensi e prepara alla comparsa di una comunicabilità anche a distanza. Francesco Gioffreda, ideatore di questa meravigliosa esperienza, ha progettato anche il Percorso di Bacco e l’iniziativa “Adotta una Barrique” che avvicina gli amanti del vino alla produzione. Ogni metaforico padre e ogni metaforica madre che adotteranno la Barrique avranno la possibilità di seguirne il processo di affinamento, beneficiando di tre notti presso lo splendido agriturismo. La barrique nei 12 mesi di adozione porterà il nome di chi la adotta e le 300 bottiglie che poi verranno imbottigliate avranno un’etichetta personalizzata.

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Spostandoci più a sud giungiamo nella zona del Brunello di Montalcino, uno dei vini toscani pregiati dove, in alcune cantine l’uva cresce a suon di Mozart. Filari raffinati dove Carlo Cignozzi, autore del libro L’uomo che sussurra alle vigne, da avvocato è diventato produttore e ha cominciato a diffondere musica per 24 ore e per tutto l’anno nel Paradiso di Frassina, cuore del Brunello a Montalcino e, con una serie di apparecchiature che arrivano anche alle radici, sperimenta i benefici della musicoterapia sulla vitis vinifera. La musica di Mozart contiene le sequenze di Fibonacci e queste risuonano con l’ambiente creando magiche vibrazioni.

Siamo in Val d’Orcia e poco più avanti vine prodotto il pregiato vino che porta il nome di Cenerentola DOC con una suggestiva etichetta che fa sognare anche i più restii alle favole, prodotto da Donatella Cinelli Colombini, Presidente Nazionale de Le donne del vino. Un’associazione molto attiva di cui fanno parte le maggiori produttrici di vino nazionale. Donne che non si stancano mai di diffondere cultura, arte ed enologia. La Val d’Orcia è un bene protetto dall’UNESCO e si trova ad est del Monte Amiata.

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Attraversata dal fiume Orcia ci accompagna al Nobile di Montepulciano, che unisce sofisticate architetture a colori unici al mondo. Qui il Consorzio del Vino Nobile raccoglie atmosfere raffinate ed eleganti. Anche in questo luogo in una delle cantine, con una suggestiva forma a chiocciola realizzata in Travertino toscano, la musica emerge fra le note cantate da Maria Caterina Dei nella sua azienda e custodiscono i sapori del vino. Tesori, profumi e territori dove natura e arte si incontrano a costituire un tutt’uno indimenticabile.

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Una ricchezza di sensazioni che deliziano occhi, naso, palato, orecchie e anche il tatto che viene stimolato dalla terra con i colori cangianti delle crete senesi dove, a quanto sostenne Veronelli, è prodotto il miglior olio extra vergine del mondo. Esattamente in un paesino che si chiama Serre di Rapolano Terme. Qui ulivi e cipressi accompagnano il viaggiatore alla scoperta dei sapori e delle sensazioni di paesaggi lunari, più introversi del florido Chianti ma altrettanto suggestivi. L’olio del Podere Santa Barbara ne è un esempio a cui ne seguono altri sparsi sul territorio. Tutti gli olii toscani sono un delicato mix di profumi e pregiatezze ma qui sembra che il travertino del sottosuolo, le acque termali e la conformazione del terreno contribuiscano a fornire i migliori nutrienti agli olivi. Serre è stato per tanti anni il Granaio dello Spedale Santa Maria della Scala e, con la sua terra aspra, è sempre stato legato a Siena. Vi si giunge dalla Contrada del Nicchio percorrendo via Aretina. Sempre a Serre troviamo il Podere Pereto che produce prodotti biologici distribuiti ovunque. Zuppe, legumi, pane, pasta, cereali, all’interno della cornice del vecchio casolare toscano che ha mantenuto un fascino d’altri tempi. E non è il solo della Provincia di Siena a produrre cibi biologici ricchi di genuinità.

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Poco più lontano, a Ville di Corsano nel Comune di Monteroni d’Arbia, possiamo assaporare meravigliosi formaggi di capra dell’Azienda Santa Margherita, al confine con il territorio della Contrada della Chiocciola. Sapori che stuzzicano il palato e fanno occhiolino al pecorino toscano di Pienza, una cittadina nota in tutto il mondo per le bellezze architettoniche e per essere stata la patria di Enea Silvio Piccolomini, meglio noto come papa Pio II. In ognuno dei prodotti citati sembra di intravedere i volti dei nostri nonni che coltivavano terreni e aspettavano il momento della semina con amore e trepidazione. I loro figli e i loro nipoti hanno mantenuto tradizioni uniche al mondo arricchendole di proposte innovative.

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Fare l’agricoltore richiedeva e richiede una pazienza indicibile della quale dovremo far tesoro in un mondo dove i tempi sembrano non bastare mai. E che dire della profumata Chianina che viene prodotta nella zona senese della Val di Chiana, la carne dei vitelli di razza accompagnata ai pici e gustata dopo un tipico piatto di crostini neri! Da non dimenticare neppure la pasta e fagioli e la ribollita, un’icona della cucina toscana che Renata, nel suo tipico ristorante in via del Casato a Siena, ha cucinato per anni con la ricetta originale senese. Ma lei è solo un esempio dei tanti ristoratori a cui dobbiamo i piaceri della buona tavola. Tutta la Provincia di Siena è disseminata di magiche proposte sensoriali uniche al mondo. E a proposito di sensoriali, vale la pena di provare a Chianciano Terme le terme sensoriali, una esperienza magica in un territorio ricco di acque termali come Bagno Vignoni, Bagni San Filippo, San Casciano Bagni, Rapolano Terme,  Terme di Petriolo. Acque magiche che esaltano luoghi altrettanti magici. Sempre in provincia di Siena si trova il Borgo Santo Pietro nel Comune di Chiusdino e Castelmonastero nel Comune di Castelnuovo Berardenga, Ponte allo Spino nel Comune di Sovicille.

In mezzo a queste atmosfere come possiamo dimenticare la bruschetta e le pappardelle alla lepre? La complessità dei piaceri della cucina senese è inenarrabile; basta dire che il naso e gli altri sensi entrano in gioco prima del palato. Ogni goccia di vino, ogni goccia di olio sono distillati di gusto e poesia. Il filosofo Kant aveva definito l’olfatto una sorta di gusto a distanza, ottimo per noi in questi tempi di Cornavirus. E vi basterà chiudere gli occhi e pensare a queste pietanze e a questi paesaggi con i loro vini, vi accorgerete di avere l’acquolina in bocca. E dopo queste prelibatezze indimenticabili, non possono mancare i dolci della tradizione senese.

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Chi dice Palio dice Siena e nessun dolce al mondo racchiude tanti colori, emozioni e sensazioni quanto i cavallucci, il panforte, i ricciarelli. Mandorle, miele, frutta candita, pasta di mandorle e noci; questi dolci richiedono una degustazione lenta che faccia assaporare ogni piccolo boccone. Gustarli è un’esperienza quasi sensuale, da mondo incantato dove ingredienti insoliti e non ripetitivi si armonizzano fra loro, racchiusi in un angolo di terra. Tutti al mondo conoscono le pasticcerie Nannini, che oltre ad aver prodotto dolci unici hanno anche dato i natali ad una delle musiciste e compositrici più famose al mondo che pochi giorni fa ha cantato in diretta telefonica: “Nella Piazza del Campo ci nasce la verbena…..viva la nostra Siena”. Altre pasticcerie internazionali hanno sapore di dolce, sono buonissime, ma i nostri prodotti speziati sono veri e propri afrodisiaci che permettono di attraversare oriente e occidente con note sfumate, speziate e profumate che sembrano veri e propri filtri d’amore. Come non apprezzare il pane appena sfornato che scrocchia in bocca dei fornai aperti di notte e i magici angoli di relax nascosti nei luoghi più impensati della Provincia.

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La Toscana è piena di angoli in cui rifugiarsi anche solo con la mente. L’Abbazia di San Galgano è uno di questi. Magica per la sua vacuità irreale, per quella sensazione di infinito che la sua mancanza di tetto ci fa vivere anche osservandola soltanto in cartolina. Gli archi quando il cielo è terso si colorano di azzurro. L’Abbazia è vicinissima a Siena, la città della seduzione con la Chiesa di Sant’Agostino, la Basilica dei Servi, la corte del Castellare degli Ugurgieri, genuinamente medievale. Consiglio a tutti di guardare foto della piazza del Campo di Siena ripresa adesso di notte, deserta, sotto alle stelle che la illuminano. Proverete sensazioni uniche al mondo che ci accompagnano poco più avanti alla La Certosa di Maggiano, un tempo il più antico monastero certosino della Toscana con un bel chiostro del Trecento. L’atmosfera è da villa di campagna e mette subito a proprio agio. All’interno è custodita una biblioteca e si trovano scacchiere e un confortevole calore che sprigiona da ogni angolo. E, tanto per parlare di biblioteche, come dimenticare la Biblioteca degli Intronati a Siena, che ha messo a punto una serie di iniziative per avvicinare tutti alla cultura, anche in questo momento difficile.

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Fra i vari paesaggi è d’obbligo menzionare l’Abbazia di Monte Oliveto Maggiore, nel Comune di Asciano, nata per iniziativa del senese Bernardo Tolomei con le pitture del Sodoma e del Signorelli e rinnovata nel 1700 dalla famiglia Antinori, che tutti conosciamo per i pregiati vini. Da non dimenticare neppure La Locanda dell’Amorosa, che non tradisce il proprio nome. Chi la conosce vive una vera esperienza amorosa. Magica come Il sogno di una notte di mezza estate. E che dire di San Gimignano delle belle torri, ricco di fascino, storia e leggende. Un paese di torri che richiama ogni anno turisti da ogni parte del mondo.

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Ultimi, ma non per importanza, ricordiamo Il Palazzo Pubblico o Comunale a Siena e il Complesso Museale Santa Maria della Scala, che con l’iniziativa promossa dal Comune di Siena #ArteFUoridiSè, si aprono al grande pubblico per mostrare le meraviglie racchiuse nel fascino della nostra piccola ma grandissima città medievale.

Un’altro gioiellò senese è l’Accademia Chigiana, centro di arte, musica e bellezza conosciuto in tutto il mondo. Agostino Chigi, il grande mecenate di Raffaello, è uno degli antenati di Guido Chigi Saracini, fondatore dell’Accademia che in questo periodo offre una serie di spettacoli e concerti online di grande suggestione e raffinatezza.

Dal vivo o in cartolina, chi si addentri nei nostri territori, non potrà mai dimenticare le suggestioni di questa Provincia fra mura merlate, boschi e atmosfere medievali che fanno vivere un indimenticabile sogno. Una fonte inesauribile di emozioni e bellezza che non smette mai di illuminare chi la guarda.

Paola Dei
Psicologo dell’Arte, Critico Teatrale ANCT e Critico Cinematografico SNCCI

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Ho scritto questo articolo per il GAFederale, che sta cercando di dare una mano alla produzione italiana e volentieri lo pubblico anche qui. Ringrazio Maria Caterina Dei, accompagnata dal maestro Vince Tempera, per questo messaggio di speranza.