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Fauna – Nostra Signora dei Topi: La nuova pièce diretta da Paola Scotto Di Tella

Dal 9 all’ 11 novembre 2023 presso il Cantiere teatrale di Roma è andato in scena FaunaNostra Signora dei Topi, scritto da Sergio Viparelli, diretto e interpretato da Paola Scotto Di Tella.

Fauna fa parte di una comunità di senza tetto che vivacchia alla giornata nei pressi della Torre Del Carmine, Napoli. Lei è quasi un’ombra, schifata dai più, scacciata dai passanti e quasi dimenticata dalla memoria collettiva. Nonostante tutto, e’ riuscita a creare il suo mondo, un giorno dopo l’ altro.

Questo testo, ispirato a fatti di cronaca, ci racconta di un personaggio femminile ai margini, schivo, ma allo stesso tempo difficile da dimenticare: Fauna, orfana di madre, è l’ unica superstite di un parto gemellare e arriva a Napoli dalla Tunisia. È , come tanti altri, vittima del terremoto del 1980, un evento capace di devastare e di cambiare il volto alla città di Napoli. Da quel momento Fauna comincia la vita in strada nel degrado, tra l’astio della gente, la derisione  degli stessi barboni con cui convive, i ricoveri psichiatrici che la portano lontano dal luogo  che sente come suo.

Eppure lei, a dispetto delle condizioni disagiate in cui si ritrova, torna sempre, resiste, creando un universo tutto suo dove i suoi topi prediletti, Faruk e Ciro sono intimi amici con cui apprezzare il poco cibo e uno specchio sbiadito diventa il mezzo con cui raccontare se stessa, intrecciando ricordi, verità e fantasia.

Paola Scotto Di Tella, alternando momenti drammatici ad alcuni più leggeri ed evanescenti, ci trascina nel mondo affascinante e a suo modo straordinario di Fauna, conosciuta dalla cronaca locale proprio come la Signora dei Topi.

Lentamente, dai suoi ricordi, affiora Flora, la sorella mai conosciuta, il papà, che compaiono nelle sue giornate quasi come personaggi di una favola, per farle compagnia, assieme allo specchio e ai i suoi topi.

A volte l’ incanto del suo universo viene interrotto dai passanti che urlano contro di lei, la insultano, la minacciano.

Lei si difende come può, sbraita, e poi torna a rifugiarsi nel suo piccolo mondo.

L’ attrice, alternando sul palcoscenico dolcezza, tratti di lucida follia, e rabbia, riesce a donare a Fauna tutte le sfumature di cui vive riuscendo nella non semplice impresa di regalare a questo personaggio una reale consistenza e una credibilità.

Lo spettatore si affeziona a lei, segue lo sguardo di Fauna, a volte si perde nei vicoli delle sue evasioni per poi rituffarsi nel suo mondo, costruito per evadere dalla difficile realtà, inventato per vivere forse una seconda possibilità, che intreccia continuamente realtà a fantasia, memoria ed evasione, drammaticità e gioco.

Il risultato è un bellissimo lavoro capace di trattare un argomento delicato in modo originale e di suscitare, allo stesso tempo diversi spunti di riflessione e interrogativi che lasciano senza risposta.

Da vedere. 

Fotografia di Paola Banfi